Gianluca Secco

Gianluca Tenco 2016 

La rivelazione del Premio Tenco 2016, vincitore del premio Tenco-NuovoImaie 2016 per la Miglior Interpretazione 

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Dotato di una voce camaleontica, potente e graffiante Secco è alla costante ricerca dell’interpretazione canora più efficace per i propri brani.
Dal 2018 collabora con il pianista Antonio Arcieri (Camera).
Insieme propongono un Concerto/Spettacolo in cui i brani originali presentati hanno il carattere musicale e testuale della canzone d’autore, mescolata al blues/jazz e a Sonate per pianoforte/voce, con attenzione al teatro canzone.

La tradizionale “forma canzone” viene stravolta e utilizzata come spazio creativo, dove Voce e Pianoforte si fondono per dare suono e interpretazione ai testi poetici di Secco e temi sociali.Gianluca Secco è un artista da vedere dal vivo per rimanere "immobili" dallo stupore, una nuova perla nel panorama della musica d'autore Italiana emersa nel 2015 con il suo album di esordio "Immobile" (BetaProduzioni/MArteLabel) candidato prima nella sezione "Miglior Opera Prima" al Premio Tenco 2015. E ospite nel 2016 al Premio Tenco dove ha ricevuto la targa Tenco-NuovoImaie per la miglior interpretazione 

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Nel 2020 sono stati ospiti del Disability Pride in onda su RaiPlay per Rai Accessibilità dove hanno presentato il brano “Il Volo”.


"Una delle tre cose più alte di questo Tenco 2016, Gianluca Secco. Inclassificabile, se non riferendosi a puri esploratori del pianeta-voce." (Alberto Bazzurro/Musica Jazz)

"Gianluca Secco è la grande rivelazione della serata. Stupisce nell' instaurare un istantaneo feeling e in presa diretta con una platea che lo ricopre di applausi. Fisicità e arte spontanea, sperimentazione vocale.
Qui c'è una presenza scenica di scuola teatrale priva di timidezze, poesie-sonore con tappetti electro che spaziano dalla canzone "denuncia sociale" all'agitarsi nervoso e tutto rock'n'roll. Artista giramondo, tecnica camaleontica, canto indigeno che attraversa periodi storici. Un set che manda in frantumi il paradosso delle etichettature ad ogni costo e che ristora la sete di realtà musicali in costante evoluzione." (Massimo Pirotta/Musica dal Palco)

"Quando è apparso sul palco dello scorso Premio Tenco ruggendo nel microfono con grinta leonina, solo voce e luci e movenze da sciamano sioux, ha lasciato tutti incollati alle rosse poltrone dell’Ariston. In quindici minuti di esibizione Gianluca Secco ha ribaltato il concetto di cantautore, indicando una via inedita per la musica di qualità 2.0 e portandosi a casa il Premio Tenco-NuovoImaie per la migliore interpretazione 2016. Un vero e proprio one man show quello del cantautore friulano (è nato a Gemona nel 1981) che unisce cantautorato, poesia e teatro sulle orme del suo mito Giorgio Gaber, raccontando storie e inquietudini del nostro tempo e soprattutto temi sociali, i migranti, la malasanità, le nuove povertà."
(Angela Calvini - Avvenire)

"Se il vecchio è rassicurante [...] il nuovo è davvero sorprendente. Ha il volto, la voce e la fisicità unica di Gianluca Secco. Forse più che cantante un attore, forse più che attore un performer, sicuramente un artista interessantissimo. Secco canta, modula, urla le sue canzoni accompagnato solo da una loop station che riecheggia le sue parole all'infinito. Alle sue spalle, sul grande schermo del teatro Ariston, video astratti dedicati ai quattro elementi (soprattutto aria acqua e fuoco), e lui sul palco accompagna le sue parole, a tratti scandite a tratti incomprensibili, con un danza rabbiosa dalla coreografia unica. Il suo disco, "Immobile", non è stato premiato (e del resto il solo audio non basta a farlo apprezzare) ma riceve dall'agenzia Nuovo Imae una Targa Tenco speciale come miglior interprete." (Angiola Codacci - L'Espresso)

"La serata, a mio parere, è stata meno emozionante della prima. Il pubblico era più spento. Solo Gianluca Secco ha saputo coinvolgere i presenti con ritmi incalzanti. Per il resto, un’altra nota degna di commento è stata l’esibizione di Enzo Avitabile con una canzone sul tema delle migrazioni." (Mentelocale.it - Manule Garibaldi)

"La sostanza arriva dalla voce e dai suoi impasti, dai cori, dalla spasmodica ricerca sul versante timbrico, strumentale ed espressivo, tanto da arrivare a utilizzare ben ventuno voci per uno stesso brano."(Giuseppe Catani/rock.it)

"Su tutti l’intensità interpretativa e scenica del cantautore/poeta/performer Gianluca Secco, anch’egli vincitore di un Premio Speciale tra coloro che parteciparono a una sorta di concorso/audizione, e abilissimo nel tenere il pubblico inchiodato alla sua esibizione, come rapito da così tante suggestioni. Una resa live che ha premiato maggiormente la forza di un disco già di suo riuscito e pieno di spunti letterari come “Immobile”. Ho avuto anche il piacere di conoscerlo e complimentarmi con lui nel corso dell’esclusiva cena che si è tenuta al termine dello spettacolo al PalaFiori. Una persona riservata, quasi schiva, ma anche presumo pienamente consapevole della sua forza evocativa e delle sue potenzialità." (Gianni Gardon - Pelle e Calamaio)

"Gianluca Secco, artista singolare tutto loop station e virtuosismo vocale e fisicità travolgente, che entusiasma il pubblico, letteralmente, e viene anche insignito Premio Imaie quale migliore interprete." (Blog Folk)

"La targa Nuovo Imaie 2016 viene assegnata a Gianluca Secco, scoperto grazie al Tenco Ascolta per i nuovi talenti. Definito “Artista che ama scompigliare le carte, parole musica poesia e canto” è un fiume in piena, presenta una performance particolare e decisamente originale, grazie ad una presenza scenica notevole e travolgente e una voce camaleontica, ottenendo un entusiastico consenso di pubblico." (Mescalina - Elena Bertoni)

"La Targa Tenco nuovo IMAIE per la migliore interpretazione è stata asseganta a Gianluca Secco, artista dalla personalità dirompente, capace di strabiliare il pubblico con la sua grande fisicità, un vero perforare che porta in scena varie arti dalla musica al teatro alla danza." (Oggi Notizie)

La seconda serata, che non ha registrato una grande partecipazione di pubblico, complessivamente non è stata all’altezza della precedente. In particolare la prima parte della rassegna è stata lenta, senza particolari emozioni. Una sola “perla” Gianluca Secco, che ha coinvolto il pubblico con una esibizione a ritmo sostenuto, mescolando diversi elementi dalla canzone al teatro, con originali sovrapposizioni tra voce live e voce registrata. (Sanremo News)

"[...]Temi importanti, gli stessi che hanno dato significato alla ricerca timbrica, strumentale ed espressiva che successivamente ha caratterizzato l’esibizione di Gianluca Secco. Il giovane cantautore friulano ha infatti regalato un one man show di spessore miscelando musica, poesia e teatro. Applauditissimo, soprattutto quando ha stimolato la riflessione con un monologo sull’Europa di ieri; l’Europa del “Muro di Berlino” poi “abbattutto in nome della pace, dell’uguaglianza, dell’integrazione fra i popoli”; quello stesso “muro” oggi rinato nelle forme di “un nuovo confine apparente, il mare che inghiotte barconi, relitti e intrusi”. Secco ha rivelato un’inedita sensibilita’ musicale e umana, tanto da aggiudicarsi il Premio Club Tenco/NuovoImaie, assegnato a un interprete emergente presente in Rassegna." (Riviera 24)

Tournèe 2015-2016

Con la sua "Immobile Tournèe", tutt'ora in corso, partecipa a festival come il MEI di Faenza, BiennaleMArteLive, Earth Day Italia, ArteLive Project, Arte in Strada Mirabello, Buskers in Town, TolfaArte e Lunarte toccando diverse regioni (Lazio, Abruzzo, Marche, Campania, Molise, Puglia).

In occasione del MArteLabel fest dello scorso 13 febbraio Flavia Siolette di KeepOn racconta "Sul palco apre le danze Gianluca Secco, aspetto da maudit, voce da rocker talentuoso, movenze inquietanti da guitto.
Si segnalano in particolar modo le sovrapposizioni tra voce live e voce registrata nel brano finale, smorfie ed espressioni di altri personaggi, per un effetto davvero straniante, in cui la voce sembrava diventare davvero una maschera per confondere l'orecchio."

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"Il volo" - Il video di Gianluca Secco   

Gianluca Secco video

La rappresentazione del conflitto di coscienza nel videoclip di Gianluca Secco 

In anteprima per L'ISOLA CHE NON C'ERA

Un volto, tanti volti. Fantasmi che albergano nella mente del protagonista, resi visivamente dal moltiplicarsi della sua figura in diverse forme in continua trasformazione: il conflitto di coscienza che si trasforma in immagine. Si tratta de “Il Volo”, il primo videoclip tratto da “Immobile” (l’album d’esordio pubblicato lo scorso 20 aprile per Beta Produzioni) del poliedrico artista Gianluca Secco.
“Il Volo” è forse il brano meno orecchiabile tra le dieci tracce che compongono il disco: risulta essere il più scarno, minimale e ombroso, intimo. Non di meno il più difficile e complesso per la resa visiva. Nel video il protagonista si frammenta e si moltiplica, sempre uguale a sé stesso eppure ogni volta diverso. L'uso impreciso del sincrono vuole sottolineare ancor più il distacco tra l'intelletto (la Voce) e la realtà dell’azione (il Canto). 
Con l'utilizzo insistente del primo piano, i frammenti visivi di coscienza acquistano un valore sottilmente inquietante: il videoclip de “Il Volo” si pone quindi come la messa in immagini dell’universo sonoro di Gianluca Secco, dove la molteplicità e dei punti di vista è la chiave artistica del suo album “Immobile”.
“Immobile” è un lavoro ideato, realizzato e plasmato sulla Voce, utilizzata in modi differenti tra narrazione, parti solistiche, corali e percussive, in cui si mescolano elementi di Musica, Poesia, Teatro e Canzone. 

[Ascolta "Immobile", l'album d'esordio

Dicono di IMMOBILE  

 
«Difficile definire la sua musica, anche perché nell’album si mischiano poesia e teatro con sapori di jazz, il tutto racchiuso in una forma-canzone che vuole arrivare ad un pubblico più ampio e non rimanere confinata in un ascolto di nicchia»
L'Isola che non c'era 
 
«L’intento dell’artista è infatti scavare nel potere espressivo della voce anche sul piano strumentale e timbrico per raggiungere un’autenticità rara e preziosa, più che una sterile perfezione tecnica»
Mescalina 

«Il nuovo album di Gianluca Secco sembra richiamare una dimensione di tipo ancestrale. L'uso di voci per riprodurre gli strumenti musicali, il ritmo particolarmente sostenuto contribuiscono a rendere questa sensazione» 
ExitWell  

«Un disco dal sapore teatrale che si racconta, una spiegazione continua di note e testi che non lasciano nulla al caso, ma si fanno portatori di valori dimenticati; un Lato A e un Lato B specchio repentino del cambiamento che ci riporta ad un vinile d’altri tempi, alla suggestione, al contatto dei corpi, alla parte lesa che ritorna ad essere nuova vita» 
IndiePerCui  

«Un disco che per carattere, stile e atteggiamento vuole essere e rimanere unico, irripetibile... Immobile!»
MusicLetter  

BIOGRAFIA  

Dotato di una voce camaleontica, potente e graffiante Secco è alla costante ricerca dell’interpretazione canora più efficace per i propri brani.
Dal 2018 collabora con il pianista Antonio Arcieri (Camera).
Insieme propongono un Concerto/Spettacolo in cui i brani originali presentati hanno il carattere musicale e testuale della canzone d’autore, mescolata al blues/jazz e a Sonate per pianoforte/voce, con attenzione al teatro canzone.
La tradizionale “forma canzone” viene stravolta e utilizzata come spazio creativo, dove Voce e Pianoforte si fondono per dare suono e interpretazione ai testi poetici di Secco e temi sociali.

Nel 2020 sono stati ospiti del Disability Pride in onda su RaiPlay per Rai Accessibilità dove hanno presentato il brano “Il Volo”.
Il 14/12/2018 in apertura al concerto romano di John De Leo, Alberto Marchetti (di Vinile) scrive:
“Gianluca Secco, una forza della natura, voce duttile e potente in continuo mutamento e instancabile movimento del corpo, un fenomeno sul palco. Le canzoni valgono e l'interpretazione è tanto caleidoscopica da suscitare ammirazione. Applausi”
Nel 2017 vince il premio “L’artista che non c’era” presso il CPM di Milano. Corrado Salemi (di FareMusic) scrive:
“La vittoria è andata Gianluca Secco che si è imposto (davvero di misura) per l’originalità della sua proposta estremamente carica di energia, di suoni, di gesti, di espressività, di parole a volte urlate e a volte quasi taciute. Un artista da tenere davvero in forte considerazione.”
Del 2015 è il disco Immobile (Martelabel/BetaProduzioni), caratterizzato dalla Voce utilizzata come strumento musicale, dai suoi impasti e sovrapposizioni, dai cori e dalla spasmodica ricerca sul versante timbrico, strumentale ed espressivo.
Candidato prima nella sezione "Miglior Opera Prima" al Premio Tenco 2015, Secco viene poi ospitato al Teatro Ariston di Sanremo per la 40ma edizione del Premio Tenco 2016 dove ha ricevuto la “Targa Tenco-NuovoImaie per la miglior interpretazione”.
Il Tg3 nazionale ha dedicato uno spazio alla performance di Secco durante l’approfondimento sulla seconda serata del Premio Tenco.
La stampa lo ha definito “la perla” dello spettacolo, la “rivelazione tra gli artisti emergenti di quest’ultima edizione”; accostandolo a nomi come quello di Enzo Avitabile e Nicolò Fabi, quali punte di diamante della seconda serata.
Nella successiva Immobile Tournée, durata 3 anni, Secco presenta il suo Concerto/Spettacolo in quasi tutte le regioni d’Italia nelle più svariate location (live club, festival, teatri e strada) con grande riscontro di pubblico.

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